Il dolore pelvico cronico è una sindrome caratterizzata da un insieme di sintomi di cui il più importante è il dolore.
La persistenza del dolore da almeno 3 mesi è fondamentale per definirlo come cronico.
Alla base del dolore pelvico cronico si riconoscono una serie di differenti meccanismi patogenetici, alcuni dei quali rimangono spesso misconosciuti. Si riconoscono molteplici possibili cause:
- cause urologiche (cistiti, prostatiti, uretriti, orchi-epididimiti, fattori iatrogeni);
- cause ginecologiche (endometriosi, vulvo-vaginiti, vulvodinia, vaginismo, fattori iatrogeni); anorettali (proctiti, emorroidi, ragadi anali);
- cause neuromuscolari (neuropatia pudenda, patologia del midollo spinale sacrale);
- cause gastrointestinali (sindrome dell’intestino irritabile, diverticolite, stipsi, celiachia).
Il dolore è classicamente avvertito in sede pelvica e/o perineale con possibili irradiazioni a livello inguinale, lombare, genitale, sovracoccigea e sovrapubica.
L’intensità e la frequenza della sintomatologia dolorosa varia da individuo ad individuo e può presentarsi associata a sintomi collaterali a carico dell’apparato urologico, ginecologico, genitale e/o digestivo.
Pertanto è assolutamente fondamentale recarsi a visita specialistica ed inquadrare il problema a 360° impostando la terapia più idonea.